La preparazione alla partita è sicuramente una fase fondamentale per arrivare con il giusto equilibrio psico-fisico al fischio d’inizio. Dalle competizioni più importanti, dalle sorti dei calciatori più famosi come qui, sino ai campetti di periferia sono quattro i pilastri di una corretta preparazione al match e sono:
Alimentazione
La performance di un giocatore viene influenzata dal tipo di alimentazione che precede l’incontro. Le semplici regole da seguire per una corretta alimentazione pre-gara sono: assunzione di cibi ricchi di amido, evitare se possibile cibi ricchi di proteine e ricchi di grassi che renderebbero la digestione lenta e difficile. Evitare di bere alcolici nelle 24 ore precedenti all’incontro, sono difficili da assimilare per l’organismo e aumentano senza alcun beneficio la sudorazione corporea. Mangiare almeno 2 ore prima dell’inizio di qualsiasi attività fisica, rendendo così possibile la corretta digestione.
Attivazione fisica
Questa fase ha come scopo l’innalzamento della temperatura corporea e l’attivazione generale di tutto l’organismo. Si possono individuare 3 fasi diverse per il corretto riscaldamento fisico:
rompere il fiato. In questa fase l’obbiettivo primario è quello di creare un debito di ossigeno nell’organismo, bisogna procedere quindi con esercizi anaerobici ad intensità media. La richiesta di ossigeno del nostro organismo dovrà poi essere recuperata nei minuti successivi con una diminuzione dei livelli di carico. Skip. Adesso cercheremo il ripristino anche parziale del debito di ossigeno attraverso la bassa intensità e l’attivazione muscolare sia per prevenire gli infortuni sia per dare la giusta elasticità. Andature e mobilità in movimento sono fase fondamentale per una corretta attivazione muscolare. Skip, skip ad una gamba, calciata dietro, calciata laterale, slancio gamba flessa al petto, corsa laterale, rilassamento adduttori, ecc… reattività. In questa fase si eseguiranno esercizi brevi di rapidità con cambi di direzione per dare la giusta carica e reattività alla muscolatura.
Stretching
Nello stretching statico, si assumono posizioni che sia possibile mantenere senza dolore, raggiungendole in maniera controllata senza sottoporre a stress i muscoli interessati.
Raggiunta la posizione, questa va mantenuta per un tempo che va da 10 a 20 secondi, o almeno fino alla corretta distensione della muscolatura. Lo stretching è sempre consigliabile farlo quando il muscolo è almeno in parte caldo.
Attivazione mentale
Probabilmente la fase più importante nel riscaldamento pre-partita. Risulta infatti fondamentale richiamare nella mente dei giocatori quei gesti tipici che dovranno eseguire in partita. Passaggi, lanci, palleggi e tiri in porta sono solo alcuni dei movimenti che permetteranno di risvegliare nell’atleta i corretti gesti tecnici.