E chi l’avrebbe mai detto che le meduse, tanto odiate da chi va in vacanza al mare, potrebbero davvero finire sulle tavole di tutto il mondo come uno dei cibi maggiormente consumati? Ebbene, sembra proprio, secondo le ultime ricerche scientifiche, che le meduse possano rappresentare il cibo del futuro.
Al giorno d’oggi, spesso la dieta e l’alimentazione di una persona finiscono per l’essere gestite tramite delle apposite applicazioni sul proprio smartphone. Una gran comodità, dal momento che l’app fa tutto in automatico, suggerendo i migliori cibi da consumare nella quotidianità. Le app e gli smartphone hanno avuto una grande influenza non solo nel mondo della cucina e della salute, ma anche in quello dei casino online. Tutte le slot machine nuove da giocare gratis si possono provare direttamente tramite il proprio smartphone o tablet, permettendo di puntare direttamente dal divano di casa, con ogni tipo di comodità e comfort.
Le meduse e lo studio che arriva dall’Università del Salento
La previsione circa il consumo quotidiano di meduse in futuro non è stata fatta da un “oracolo” qualsiasi: la notizia arriva direttamente dall’Università del Salento, frutto di uno studio che è stato portato avanti da Stefano Piraino. Quest’ultimo è un professore di Zoologia e Biologia marina che da tanto tempo sta lavorando proprio sulle meduse e sulle caratteristiche nutritive che sarebbero in grado di garantire al corpo umano.
Piraino, grazie al lavoro svolto in collaborazione con la ricercatrice dell’Ispa-Cnr Antonella Leone, ha portato a termine un interessante approfondimento che riguarda le meduse, ma da un punto di vista prettamente alimentare. Secondo quanto è stato scoperto dai due studiosi, infatti, pare che le meduse rappresentino un’ottima fonte di proteine, ma presentano al loro interno anche una bassa percentuale di grassi.
Inoltre, un altro punto di forza che potrebbe spingere tante persone a mangiare le meduse in futuro è che al loro interno ci sono gran parte degli aminoacidi di cui necessita il corpo umano. Senza dimenticare come, stando ai primi dati, potrebbero anche essere in grado di svolgere un effetto contrastare vari tumori.
I ricercatori hanno voluto mettere in evidenza le qualità di una particolare specie di medusa. Il riferimento per la medusa denominata polmone di mare, il cui nome scientifico è “Rhizostoma Pulmo”. Ebbene, si tratta di un tipo di medusa che si può trovare con grandissima facilità in diverse zone ioniche delle coste della Puglia. E il principale vantaggio di puntare su questa medusa come cibo del futuro deriva dal fatto che sia commestibile.
Si attende l’ok per il consumo dai vertici Ue
Dopo aver portato a termine questa ricerca, l’Università del Salento ha avviato una speciale collaborazione con diversi chef importanti, come ad esempio Gennaro Esposito di Vico Equense piuttosto che Fabiano Viva di Lecce. L’obiettivo, come si può facilmente intuire, è quello di portare in tavola il prima possibile dei piatti a base di questa medusa chiamata polmone di mare. Per il momento, però, vige il massimo riserbo per quanto concerne le ricette: si attende che l’Agenzia europea per la Sicurezza alimentare dia l’ok per poter consumare le meduse del Mediterraneo.
Il fatto che chiaramente sia commestibile rende questo tipo di medusa assolutamente priva di rischi per il corpo umano. Anzi, stando a quanto è stato riferito dai ricercatori in questione potrebbe fare davvero bene. Il punto su cui ci sono più dubbi, però, è un altro: sarà davvero buona e gustosa al palato questa medusa al punto tale da sbarcare ogni giorno sulle tavole delle persone?